2- CAMBIARE STILE DI
VITA CIBO ALIMENTAZIONE –PER FERMARE-RIDURRE-FRENARE SUBITO “IL MUTAMENTO CLIMATICO”- Possono farlo
tutti/e…per una campagna mondiale…partecipa!
Partendo dal fatto che “i
cittadini dei diversi paesi hanno impronte di CO2 clamorosamente diverse-
quella dell’americano medio è di 19,8 tonnellate all’anno, quella del francese
medio di 6,6 tonnellate all’anno e quella del bengalese medio di 0,29
tonnellate all’anno….” .Così dice FOER. Quindi, IL CAMBIAMENTO riguarda prima di tutto
L’OCCIDENTE. Perché nel mondo Il CAPITALISMO e i RICCHI, quelli che fanno
TURISMO sotto i mari e nello SPAZIO….lo stanno distruggendo come fosse COSA
LORO… FERMIAMOLI! REINVENTIAMO LA “POLITICA”!
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“Stiamo assistendo alla sesta
estinzione di massa, spesso indicata come “L’ESTINZIONE DELL’ANTROPOCENE”.
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Tenendo conto dei meccanismi naturali
che influenzano il clima, l’attività umana
è responsabile del 100% del riscaldamento globale avvenuto dall’inizio
della RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, intorno al 1750.
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Il cambiamento climatico in corso è
il primo determinato da un animale e non da un evento naturale.
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La sesta estinzione di massa è la
prima crisi climatica.
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L’umanità rappresenta lo 0,01% della
vita sulla Terra.
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Dall’avvento dell’agricoltura, circa
diecimila anni fa, gli esseri umani hanno DISTRUTTO l’83% di tutti i mammiferi
selvatici e la metà delle piante.
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A livello globale, l’umanità sfrutta
il 59% di tutta la terra coltivabile per crescere foraggio per il bestiame.
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UN TERZO DI TUTTA L’ACQUA POTABILE usata dall’uomo è destinata al
bestiame, mentre un trentesimo appena è utilizzata nelle case.
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Il 70% degli antibiotici prodotti nel mondo sono utilizzati per il
bestiame, e riducono l’efficacia degli antibiotici nel curare le malattie umane.
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Il 60% di tutti i mammiferi presenti
sulla Terra sono animali allevati a scopi alimentari.
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SUL PIANETA ci sono all’incirca 30
animali allevati per ogni essere umano.
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Ci sono voluti 200.000 anni perché la
popolazione umana raggiungesse il MILIARDO, ma altri 200 soltanto perché
arrivasse a 7 MILIARDI.
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Come la console dei videogiochi,
l’allevamento industriale è un’invenzione degli anni 60. Prima, gli animali
venivano allevati all’aperto in concentrazioni sostenibili.
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Nel 2018, più del 99% degli animali consumati in USA proveniva da
allevamenti industriali.
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Attualmente, in qualunque momento ci
sono 23 MILIARDI DI POLLI vivi sulla Terra. La loro massa totale è superiore a
quella DI TUTTI GLI ALTRI VOLATILI del nostro pianeta. Gli esseri umani
mangiano 65 MILIONI di polli all’anno.
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In media gli americani CONSUMANO IL DOPPIO del fabbisogno di proteine
raccomandato.
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Chi ha una dieta ad alto consumo di proteine animali ha una probabilità
QUADRUPLA di MORIRE DI CANCRO rispetto a chi ha una dieta a basso consumo di
proteine animali.
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I fumatori hanno una probabilità
tripla di morire di cancro rispetto ai non fumatori.
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In America, un pasto su 5 viene
consumato in macchina.
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L’umanità sta immettendo gas serra
nell’atmosfera a un ritmo 10 volte superiore a quanto fecero i vulcani durante
la GRANDE MORIA.
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LA CO2 COSTITUISCE l’82% DEI GAS SERRA emessi dalle attività
umane. La maggior parte è prodotta dalle industrie, dai trasporti e dal consumo
di energia elettrica.
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Negli ottocentomila anni che hanno
preceduto la Rivoluzione Industriale, la concentrazione di gas serra nella
nostra atmosfera è rimasta stabile. A
partire dalla R.I., la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è aumentata
all’incirca del 40%.
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METANO e PROTOSSIDO DI AZOTO sono il secondo e terzo gas serra più
presenti nell’atmosfera.. L’allevamento animale è
responsabile del 37% DELLE EMISSIONI ANTROPICHE di metano e del 65% delle
emissioni ANTROPICHE di protossido di azoto.
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Tra l’avvento dell’allevamento
intensivo negli anni 60 e il 1999 le concentrazioni di protossido di azoto
nell’atmosfera sono aumentate a un ritmo doppio e le concentrazioni di metano
sono aumentate a un ritmo sei volte più elevato rispetto a qualunque
quarantennio degli ultimi 2000 anni.
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Possiamo considerare la nostra atmosfera
come un budget e le nostre emissioni come le spese: metano e protossido di
azoto sul breve periodo costituiscono spese in gas serra nettamente maggiori
rispetto alla CO2, quindi sono quelli che è più urgente tagliare. Dato che a
produrli sono SOPRATTUTTO LE NOSTRE SCELTE ALIMENTARI, SONO ANCHE I PIU’ FACILI
DA TAGLIARE.
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GLI ALBERI SONO “SERBATOI DI
CARBONIO”, vale a dire ASSORBONO CO2.
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Più distruggiamo LE FORESTE, più
contribuiamo a ostruire lo scarico.
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Permettere che terreni tropicali attualmente
usati per l’allevamento del bestiame siano riconvertiti in foreste tropicali
potrebbe compensare più di metà dei gas serra di origine antropica.
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LE FORESTE contengono più carbonio di
tutte le riserve utilizzabili di combustibile fossile.
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Circa l’80% delle deforestazione serve a ottenere terreno da utilizzare
per la produzione di foraggio o il pascolo del bestiame.
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Bruciare foreste è come aprire
ulteriormente il rubinetto mentre si ostruisce lo scarico.
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L’ALLEVAMENTO E’ RESPONSABILE DEL 91% DELLA DEFORESTAZIONE AMAZZONICA.
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Nel corso dei loro processi
digestivi, bovini, pecore e capre producono quantità significative di metano,
in gran parte eruttato, ma anche esalato, scoreggiato e trasferito negli
escrementi.
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IL BESTIAME E’ LA FONTE PRINCIPALE DI EMISSIONI DI METANO.
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IIL PROTOSSIDO DI AZOTO è emesso
dall’urina del bestiame, dal letame e dai fertilizzanti usati per coltivare il
foraggio.
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IL BESTIAME E’ LA FONTE PRINCIPALE
DELLE EMISSIONI DI PROTOSSIDO DI AZOTO.
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L’ALLEVAMENTO E’ LA CAUSA PRINCIPALE DELLA DEFORESTAZIONE.
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SECONDO LA FAO, il bestiame è una
delle cause principali dei cambiamenti climatici, responsabile all’incirca di
7516 milioni di tonnellate di emissioni di CO2e, ovvero il 14,5% delle
emissioni globali annuali.
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DOPO AVER INSERITO NEL CONTEGGIO LE EMISSIONI CHE LA FAO AVEVA TRASCURATO,
i ricercatori del WORLDWATCH INSTITUTE hanno stimato che il bestiame è
responsabile di 32.564 milioni di tonnellate di emissioni di CO2e(equivalente)
all’anno, OVVERO DEL 51% delle emissioni globali annue- più di tutte le
macchine, gli aerei, i palazzi, gli impianti nucleari e l’industria messi
insieme. *
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Non sappiamo con certezza se l’allevamento
sia UNA delle cause principali dei cambiamenti climatici oppure LA CAUSA
principale dei cambiamenti climatici.
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Sappiamo con certezza che non
possiamo occuparci dei cambiamenti climatici senza occuparci dell’allevamento
degli animali.
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Le stime più ottimistiche indicano
che anche nell’ipotesi di una cooperazione internazionale, per una conversione
globale all’energia solare, eolica e idroelettrica ci vorrebbero più di vent’anni
e investimenti per centomila miliardi di dollari
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Le 4 cose di maggiore impatto che un individuo può fare per contrastare il
mutamento climatico sono: AVERE UN’ALIMENTAZIONE A BASE VEGETALE, EVITARE DI
VIAGGIARE IN AEREO, VIVERE SENZA MACCHINA E FARE MENO FIGLI.
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Di queste 4 azioni, solo un’alimentazione
a base vegetale affronta immediatamente il problema del metano e del protossido
di azoto, i gas serra su cui è più urgente intervenire.
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Tutti entro poche ore mangeremo e
potremo contribuire immediatamente all’inversione del cambiamento climatico….” –
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14 o 51% ? Una nota in fondo al libro
spiega PERCHE’ 51%-
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Io ho solo riassunto il pensiero di
FOER- E il libro è del 2019-
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JONATHAN SAFRAN FOER – POSSIAMO SALVARE
IL MONDO PRIMA DI CENA- Perché il clima siamo noi-Ugo Guanda Editore- Prima
ediz. 2019
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IL MIO E’ UN INVITO A UNA CAMPAGNA DI
MASSA MONDIALE-
Gaetano Stella- Lago di Chiusi- 30-06-23
-passaparola!-blog.gaetanostella.it