COME “LA TRIBU’ BIANCA”
DOMINA IL MONDO E LO STA PORTANDO ALL’ESTINZIONE - ALEX ZANOTELLI GLI SCRIVE
“UNA LETTERA”- PER DIRE LA “VERITA’ E INVITARE I GIOVANI ALLA LOTTA
MENTRE LA TERRA BRUCIA
SECCA FRANA I GHIACCIAI SI SCIOLGONO I
MARI SI RISCALDANO… GLI “ULTIMI” (“gli scarti”!) AFFOGANO… E LE DISUGUAGLIANZE
DIVENTANO SPAVENTOSE…E L’APOCALISSE E’ IN ATTO… LORSIGNORI TUTTI IL POTERE UNIVERSALE
E IL PENSIERO UNICO DEL CAPITALE MENTONO…
MENTRE CONTINUA LA GUERRA ALLA VITA SULLA TERRA… La lettera di PADRE ZANOTELLI
è da diffondere e da leggere nelle piazze nelle scuole nelle case…
…a voi giovani
“…Ho ottantatre’ anni,
vissuti radicalmente per gli impoveriti del pianeta che mi hanno convertito,
tirandomi fuori dalla “bolla coloniale” in cui anch’io sono vissuto. Giovani,
vi confesso che questa mia generazione sarà fra quelle più maledette della
storia umana, perché nessun’altra ha così gravemente violentato e sfruttato il
pianeta. Chiedo perdono a voi giovani perché vi consegniamo un mondo gravemente
malato e toccherà alla vostra generazione ripensare radicalmente questo nostro
sistema economico-finanziario-militarizzato che opprime miliardi di persone e
soffoca il pianeta, causando la grave crisi ecologica che ci attanaglia. Voi
non siete il futuro del mondo (anche se tutti vi dicono che lo siete), siete l’unico presente che abbiamoper salvare Homo
Sapiens, insieme alla Terra. Pg. 121-122
L’ingiustizia eretta a sistema
Il dominio
plurisecolare ha reso la tribù bianca una potenza mondiale. Europa, Stati
Uniti, Canada, Australia costituiscono oggi il cuore dell’economia e della
finanza mondiale. Circa il 10 per cento della popolazione mondiale (in buona
parte costituito dalla tribù bianca) consuma
da solo circa il 90% dei beni prodotti, lasciando agli altri le briciole. Due
miliardi di persone soffrono di insicurezza alimentare ( a questi bisogna aggiungere 250 milioni di
poveri post-Covid), 690 milioni ne soffrono in forma severa. Mentre il 10%
ricco butta via ogni anno 2600 miliardi di tonnellate di cibo buono, ogni
dodici secondi muore un bambino per fame. Duemila super-ricchi detengono una
ricchezza superiore a quella posseduta da 4,5 miliardi di persone, mentre 3,8
miliardi di persone devono accontentarsi dell’1% della ricchezza. Una persona
su tre non ha accesso all’acqua potabile e 4,2 miliardi non hanno accesso ai
servizi sanitari e igienici.
Il 10% del mondo, per
difendere la propria ricchezza, ha speso, nel 2020, 1981 miliardi di dollari in
armi. I Paesi della Nato (Usa, Europa, Canada, Australia: la tribù bianca!)
hanno speso, nel 2019, 1035 miliardi di dollari in armi. Gli Usa da soli hanno
stanziato, già con la presidenza Obama, 1000 miliardi di dollari per rinnovare
il loro armamentario atomico. Pochi hanno compreso così bene il perché di tutte
queste armi atomiche come l’allora arcivescovo di Seattle Raymond Hunthausen .”
La propaganda e un certo modo di vivere ci hanno vestito di morte. Le armi
nucleari proteggono i privilegi e lo sfruttamento. Rinunciare a esse
significherebbe che dobbiamo abbandonare il nostro potere economico sugli altri
popoli. La pace e la giustizia procedono insieme. Sulla strada che seguiamo attualmente, la nostra politica economica
verso gli altri ha bisogno delle armi nucleari. Abbandonare queste armi
significherebbe abbandonare qualcosa di più che i nostri strumenti di terrore
globale; significherebbe abbandonare le ragioni di tale terrore: il nostro
posto privilegiato in questo mondo”. Ma questo sistema
economico-finanziario-militarizzato sta pesando così tanto sul pianeta da
mettere a rischio l’intero sistema. Questo
è dovuto allo stile di vita del 10% della popolazione mondiale, alle armi, alle
guerre e all’uso dei combustibili fossili per ottenere energia. Perché il 10%
ricco dell’umanità, sfruttando il carbone e il petrolio, scarica miliardi di
tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera, che trattengono in parte i
raggi del sole e CAUSANO IL SURRISCALDAMENTO DELLA Terra. E a pagarne le
conseguenze sono sempre gli impoveriti. E oggi è proprio l’Africa, il
continente più impoverito, a farne le spese: crescente desertificazione nella
zona saheliana e piogge devastanti nella zona sub-sahariana. Una delle gravi
conseguenze di questo sistema economico-finanziario-militarizzato che soffoca
il pianeta è il fenomeno delle migrazioni, frutto amaro di un sistema iniquo. E’ questo sistema che, impoverendo la
maggioranza della popolazione mondiale, costringe milioni di persone ad
abbandonare le loro terre in cerca di speranza. E’ questo sistema che
muovendo guerre spaventose come quelle in Afghanistan, Iraq, Libia, Congo per
impossessarsi di petrolio e altri beni preziosi, obbliga milioni di persone a
fuggire per avere salva la vita. E’ questo sistema che, soffocando il pianeta
Terra, mette in fuga milioni di migranti climatici. Si parla di 250 milioni di
migranti nel mondo. Ma l’Onu riconosce come “rifugiati”, con diritto di
accoglienza internazionale, solo coloro che fuggono da guerre o da persecuzioni,
escludendo i “migranti”economici e quelli “climatici”. Secondo la Banca
mondiale , le migrazioni ambientali faranno spostare 143 milioni di persone
entro il 2050. Altre stime parlano di 200 milioni. Oggi l’Onu riconosce come
“rifugiati”82 milioni di persone, in fuga da guerre e da persecuzioni. E questi
profughi stanno bussando alle porte del mondo ricco. Quelli del sub-continente
asiatico tentano di arrivare in Australia. I profughi dell’Africa e del
Medio-Oriente bussano alle porte d’Europa, mentre quelli dell’America Latina
premono sugli USA. E’ incredibile che
l’86% dei rifugiati sia accolto dai Paesi impoveriti. L’Uganda accoglie oltre
un milione di sud-sudanesi, il Kenya dà ospitalità a qualche milione di somali,
il Libano a oltre un milione di Siriani…Ma il mondo ricco non vuol ricevere gli
impoveriti del mondo. Gli Usa hanno sbarrato con Trump le porte alle persone
dell’America centrale e meridionale, costruendo “il muro della vergogna”.
Purtroppo l’attuale presidente Joe Biden persiste nella politica del rifiuto
dei Migranti. L’australia, un continente immenso, si è data una legislazione
draconiana per bloccare gli impoveriti del Sud-est asiatico. Mentre i profughi
dell’Africa, del Medio Oriente e Asia Centrale premono ai confini dell’Unione
Europea. Ma anche l’Europa, terza potenza economica mondiale, non vuol
saperne di accogliere chi bussa alla sua porta. E lo fa esternalizzando le
frontiere. La Ue, infatti, utilizza la Turchia, la Grecia, l’Italia, la Spagna
per fare il lavoro sporco, per tenere i migranti più distanti possibile
dall’Europa. Ha siglato un accordo con la Turchia di Erdogan, al quale ha
regalato 6 miliardi di euro perché trattenesse sul suo territorio almeno 4
milioni di rifugiati afghani, siriani, iracheni. E ora, con il rinnovo
dell’accordo, verranno versati alla Turchia altri 3,5 miliardi di euro. Tutti
questi sono rifugiati che hanno diritto all’accoglienza internazionale perché
fuggono da guerre spaventose, mosse dall’Occidente per i propri interessi. La
Ue ha poi stipulato un altro accordo con la Grecia perché trattenga nelle sue
isole migliaia di profughi costretti a vegetare nel fango dei campi. Ne è uno squallido esempio LESBO, dove
nel campo di KARA TEPE sono rinchiusi ben 7300 migranti, dei quali 2500 sono
bambini: 49 di loro hanno tentato il suicidio. La Ue si è anche accordata con
la Spagna perché. Tramite CEUTA e MELILLA, tenga i migranti bloccati in MAROCCO
e trattenga nelle Isole Canarie coloro che tentano di arrivare in Europa via
mare . E, infine l’accordo fondamentale la Ue lo ha fatto con l’Italia perché
il nostro paese esternalizzi le frontiere dell’Europa in LIBIA e TUNISIA.
Infatti l’Italia tramite il MEMORANDUM con il governo di Tripoli, trattiene nei
LAGER LIBICI forse mezzo milione di rifugiati, trattati come bestie. E questo
con i soldi nostri e della UNIONE EUROPEA. L’Italia, inoltre, finanzia
la GUARDIA COSTIERA LIBICA perché vada a riprendere in mare coloro che tentano
la fuga. Nel 2021, ben 31.456 profughi sono stati intercettati e riportati nei
LAGER LIBICI. L’Italia fa il lavoro sporco per Bruxelles, che mantiene una
politica migratoria inaccettabile. “ Dire che in un continente con 500 milioni
di abitanti”, afferma giustamente JEAN ZIEGLER , nel suo ultimo libro LESBOS,
LA HONTE DE L’EUROPE, “ non si possono accogliere 5 milioni di persone è una
totale assurdità. Viviamo in un sistema mondiale che da un lato garantisce
sicurezza e benessere a una parte della popolazione mondiale, dall’altro lascia morire di fame un
bambino ogni 5 secondi, quando le risorse agricole attuali potrebbero sfamare
12 miliardi di persone”. Non solo l’Europa “esternalizza le frontiere”, ma
erige anche al suo interno barriere di filo spinato. Ha iniziato la Spagna con
le barriere di CEUTA e MELILLA in MAROCCO, seguita dall’UNGHERIA, che ha
costruito un muro di acciaio di 175 chilometri, costato 21 milioni di euro.
Anche la GRECIA ha costruito una barriera in acciaio, alta 5 metri sul confine
con la TURCHIA, mentre la POLONIA sta erigendo un muro lungo la frontiera con
la BIELORUSSIA. Non da meno la BULGARIA, con una barriera lunga 235 chilometri
per prevenire arrivi dalla TURCHIA. L’elenco continua: muri antimigranti
sono stati alzati sia dalla SLOVENIA sia dall’AUSTRIA. Inoltre ben 12 stati
della Ue hanno inviato una lettera alla Commissione europea per chiedere alla
Ue di finanziare nuove barriere antimigranti. Purtroppo il recente sondaggio di
YouGov evidenzia che metà degli europei è a favore dei muri. Ma qui siamo
davvero all’assurdo. Dopo secoli di
schiavismo e di colonialismo, che hanno permesso all’Occidente di depredare i
popoli del Sud del mondo e di arricchirsi alle loro spalle, ora la tribù bianca
si mura e si blinda per tener fuori coloro che abbiamo impoverito e adesso
stanno bussando alla nostra porta. E’ forse la massima manifestazione
dell’egoismo della storia umana. Il professor LUIGI FERRAJOLI, filosofo del
diritto, ha colto bene come questo costituisca una contraddizione plateale per
la stessa Ue: “ L’Unione Europea era nata per porre fine ai razzismi, alle
discriminazioni e ai genocidi: non per dividere ed escludere, ma per unificare
e includere sulla base dei comuni diritti fondamentali di tutti. Oggi essa sta
capovolgendo quel ruolo. Sta moltiplicando, con leggi contro l’immigrazione –
le odierne leggi razziali- , contro le disuguagliamze di status, per nascita,
tra cittadini optimo iure, semi-cittadini più o meno stabilmente regolarizzari
e immigrati clandestini, ridotti allo status di persone illegali o non-persone.
Sta soprattutto mettendo in atto una
gigantesca omissione di soccorso e un nuovo GENOCIDIO, sia pure per omissione:
quello dei migranti che fuggono dalle guerre, dal terrore e dalle loro città
ridotte a cumuli di macerie, che in migliaia ogni anno affogano in mare nel
tentativo di raggiungere l’Europa e in centinaia di migliaia si affollano ai
nostri confini contro barriere e fili spinati, lasciati al freddo e alla fame,
dispersi e malmenati dalle nostre polizie. E’ quanto sta accadendo in maniera
brutale sul confine tra BIELORUSSIA E POLONIA. Le conseguenze di tutto questo
sono devastanti. “ Il trattamento
disumano inflitto a questa massa di profughi,” conclude FERRAJOLI, “in fuga da
guerre e devastazioni provocate in gran parte dalle nostre politiche
dissennate, ha come effetto la crescita dell’odio nei confronti dell’Occidente
e perciò del terreno di cultura del terrore.” – DA “LETTERA ALLA TRIBU’
BIANCA” di Alex Zanotelli – Feltrinelli 2022 – pg.55-60- Sottol. mie g.s.- pg.
55- 60
Gaetano Stella – Lago di Chiusi-
17-08-22
Passaparola!-
blog.gaetanostella.it